Gallerie naturali e artificiali
IMPERMEABILIZZAZIONE DI GALLERIE NATURALI
L'impermeabilizzazione di una galleria è necessaria per evitare la percolazione delle acque nel suo interno; ciò al fine di assicurare la maggiore durata dell'opera. La fase consiste nell'applicare su tutto il profilo della galleria (pareti e volta) ed anche alle eventuali nicchie di ricovero o antincendio, uno strato di tessuto non tessuto e una membrana di PVC.
L'impermeabilizzazione è eseguita successivamente al pre-rivestimento della calotta e può essere estesa, se necessario, anche all’arco rovescio alla base.
La fase principale si compone delle seguenti fasi di lavorazione:
a) Posa in opera di teli tessuto-non tessuto: una volta posizionato il carro ponte o il sollevatore telescopico con cestello, i componenti la squadra sollevano sull’ultimo piano, mediante montacarichi elettrico, i rotoli di tessuto non tessuto. I rotoli, larghi circa 3 m e del peso di circa 30 kg, sono posizionati su due cavalletti per essere agevolmente srotolati fino alla misura voluta. Successivamente il telo viene fissato al centro della volta e poi ai paramenti per mezzo di chiodi infissi con la pistola sparachiodi con l’inserimento di strisce in PVC ad intervalli regolari (circa 2 metri longitudinalmente) sulle quali poi saldare il telo impermeabile.
b)Posa in opera della membrana in PVC: gli addetti sollevano sulla sommità del ponte mobile i rotoli di PVC, mediante montacarichi elettrico. I rotoli sono composti da teli pretagliati, larghi circa 2 metri e del peso complessivo di circa 30 kg. Essi sono quindi posizionati su due cavalletti per essere meglio srotolati. Una volta steso e fissato il primo telo di tessuto non tessuto per tutto il tratto utile, si passa a stendere il telo in PVC e successivamente a saldarlo.
Sostanzialmente le saldature realizzate possono essere classificate in tre tipologie:
1)del telo sulle strisce in PVC precedentemente fissate al profilo di gallerie con la sparachiodi;
2) fra i due teli in PVC accostati, srotolati e appuntati lungo lo sviluppo della calotta;
3) Rivestimento con teli in PVC nelle nicchie laterali.
Nella prima fase di saldatura i teli sono appuntati, con la saldatrice ad aria calda (regolata su 500/600°C), alle strisce in PVC precedentemente fissate alla calotta e sui paramenti con dei chiodi. Successivamente, i teli in PVC, pretagliati a misura, vengono srotolati e stesi lungo il profilo della galleria iniziando dal centro della calotta fino ad arrivare alle murette a dx e sx.
Posati e appuntati due teli sulla calotta e i paramenti, si procede a saldarli fra loro con una saldatrice a rulli semi-automatica (peso di circa 3,5 Kg) ad aria calda, impostata su una temperatura di circa 350- 400 °C. Per compiere questa operazione i teli devono essere sovrapposti per circa 10 centimetri, i due lembi da saldare sono inseriti tra due rulli della saldatrice che, ruotando, fanno avanzare la saldatrice stessa ad una velocità uniforme. Questa operazione inizia dal piede della calotta: l’operatore, tenendo il braccio teso a sostegno della saldatrice, risale lungo il carro ponte, il trabattello od il sollevatore telescopico con cestello sino alla sommità della volta e ridiscende dalla parte opposta senza mai interrompere la saldatura.
L'avanzamento della saldatrice è molto lento ed occorrono circa 25 minuti per completare l'intera fase.
Questo tipo di attrezzatura effettua una saldatura a doppia pista consistente in due piste parallele di saldatura distanziate tra loro in modo da ottenere tra le due una camera d’aria di alcuni mm non saldata denominata canale di prova.
A campione, o quando richiesto dalla D.L., su alcune saldature il personale dovrà procedere alla prova pneumatica di tenuta delle stesse, tramite l’utilizzo di uno speciale ago con manometro tarato, dopo aver messo in pressione la camera d’aria tra le due saldature.
La riuscita di tale prova garantisce evidentemente l’affidabilità della saldatura senza margini di errore. Qualora si presentasse un’irregolarità si procede all’individuazione del punto difettoso ed all’applicazione di un fazzoletto di membrana, opportunamente dimensionato, a completa copertura della falla.
Collegamento al piede e drenaggio
Questa operazione consente all’acqua che scorre alle spalle dell’impermeabilizzazione di essere correttamente drenata ed allontanata dalla galleria.
Alla quota prevista, generalmente tra le murette e l’arco rovescio, un tubo di drenaggio, preventivamente avvolto nel geotessile, viene adagiato al piede della calotta o all’estremità superiore della muretta e quindi ulteriormente avvolto nel telo in PVC e fermato al supporto con chiodi a sparo. Il tutto viene quindi bloccato mediante saldatura di listoni di PVC della larghezza di cm 5 posti ad un interasse di 30 cm. In corrispondenza dei passaggi verso il collettore principale si effettua un collegamento con apposito pezzo speciale in PVC plastificato (elemento a T)
IMPERMEABILIZZAZIONE DI GALLERIE ARTIFICIALI
Le modalità di posa sono le medesime con la differenza che si utilizzano sollevatori telescopici e/o piattaforme elevabili e che il sistema impermeabile viene applicato all’estradosso delle gallerie anziché all’intradosso.
Inoltre viene applicato, quale strato di protezione dal successivo rinterro, un ulteriore strato di tessuto non tessuto e un foglio di polietilene ad alta densità con rilevi tronco-conici che garantiscono, una volta ricoperti, un corretto drenaggio delle acque piovane o di falda